domenica 23 settembre 2012

Giochi di ruolo cartacei: qualche riflessione


Diversi anni fa il mio ragazzo mi ha introdotta nel mondo dei giochi di ruolo cartacei nonostante fossi decisamente riluttante ad entrarvi: lui e il suo gruppo di amici giocavano fin da bambini e così finii per aggregarmi anche io nella loro storica partita a Dungeons & Dragons. Per chi non sa di cosa parlo è presto detto: si tratta di giochi in cui c’è un arbitro che conduce le partite e narra la storia ai giocatori, che interpretano dei personaggi completi di statistiche, abilità e incantesimi, potendo scegliere tra una vasta gamma di classi e razze disponibili.
  


Bastano una manciata di manuali con il regolamento, carta e matita e il gioco è fatto. Inutile dire che mi ci appassionai subito e ancora adesso mi diverte molto evadere dalla realtà per qualche ora per interpretare la mia cazzutissima chierica che risana i feriti e pesta come un fabbro chiunque la ostacoli.

Ma per chi vuole giocare di ruolo non esiste solo D&D per fortuna, ci sono moltissimi altri giochi con regolamenti più semplici o anche più realistici, con ambientazioni fantasy ma anche fantascientifiche, post apocalittiche e chi più ne ha più ne metta.

Personalmente ho avuto modo di provare principalmente D&D all’edizione 3.5, che forse è il più conosciuto e che si basa sul sistema d20. Il regolamento è un po’ macchinoso e spinge i personaggi a diventare praticamente invincibili a livelli alti, togliendo tutto il gusto della sfida. D’altro canto permette davvero una grande personalizzazione, proponendo decine di classi e varianti per creare il personaggio che più si adatta al nostro stile di gioco. Si possono fare avventure semplici in cui si esplora il dungeon sconfiggendo i nemici per arraffare il tesoro, oppure complicate avventure investigative, costruire la propria fortuna con il commercio, gestire un castello, una città, un regno…
Si può giocare in gruppo (il party) o giocare da soli con il master, senza davvero nessuna restrizione.


Per variare sul tema l’estate scorsa abbiamo provato il gioco di ruolo di Star Wars, il cui sistema era un ibrido del d20 e il sistema di gioco creato per la 4° edizione di D&D, un flop tale che ha fatto impennare le vendite del suo diretto concorrente: Pathfinder edito da Wyrd (stesso sistema di gioco ma tendente ancora di più al powerplayer). L’insuccesso ha spinto Wizard of the coast a creare subito una nuova edizione, D&D next. Se volete provarla sul sito è disponibile il playtest.

A parte i famigerati Jedi, in Star Wars si possono interpretare anche cacciatori di taglie, soldati e canaglie in stile Han Solo. Inutile dire che ho optato subito per una pistolera ispirata a Solo, cresciuta sull’arido pianeta Tatooine. Purtroppo in Italia si trovano solo i tre manuali base, tutti i successivi manuali non sono stati pubblicati e la stessa Wizard of the coast ha perso i diritti per il gioco, facendo perdere ogni speranza per  l’uscita di nuovi manuali. Un po’ squilibrato dal punto di vista delle classi, (il Jedi è mostruoso, gli altri faticano a tirare avanti) ma comunque una valida alternativa al solito fantasy. E poi l’ambientazione di Star Wars è una figata.


Runequest, pubblicato in Italia da Asterion, si basa su un sistema di gioco che tende al realismo pur rimanendo fantasy. Il personaggio diventa più abile progredendo nelle sue avventure, ma statistiche e punti ferita non cambiano, basta un colpo ben assestato ad un punto vitale per passare a miglior vita. Questo sistema ridimensiona l’epicità dei soliti giochi di ruolo e riporta il tutto su un livello di sfida  più interessante, che spinge il giocatore a pianificare con cura le sue mosse.


Se preferite sistemi di gioco per i quali non serva una laurea in ingegneria nucleare, ultimamente sono tornati di moda i cosiddetti retro-cloni. Sono giochi ispirati alle prime edizioni di D&D, quando tutto era più semplice. Personalmente mi piace molto Dungeonslayer, edito da Wild Boar. I manuali della vecchia edizione si possono scaricare gratis e quello della nuova edizione costa solo 18€ e comprende tutto ciò che c’è da sapere per giocare.

La Marca dell’Est, la cui confezione ricorda la famosa scatola rossa di AD&D, costa 30€ e comprende il manuale di gioco, dadi e schede personaggi.

L’Unico Anello è un gioco ambientato nel mondo del Signore degli Anelli e il sistema è predisposto per la creazione di un party. Costa 54€, comprende due manuali e i dadi. È molto costoso ma davvero di buona qualità.

Questi sono soltanto una goccia nel mare dei giochi di ruolo cartacei, potrei citarne a decine, ma ho menzionato solo quelli che ho toccato con mano. Se capitate a Lucca Comics and Games troverete sicuramente quello che fa per voi.

Alla prossima, vi lascio con un pezzo Power Metal dei Rhapsody of Fire decisamente in tema.


4 commenti:

  1. Ciao, non credo di aver mai commentato da te ma l'argomento di oggi mi attira parecchio e non potevo esimermi!

    Il fatto è che gioco da quando avevo dodici anni (ora ne ho 38, quindi fai tu i conti...) e ormai ho provato tanti di quei sistemi che mi accappona la pelle solo a pensarci. La casa è invasa da manuali, schede, regolamenti e supplementi, al punto che credo dovrò trovarmi un altro posto per dormire! :D

    Ho quasi sempre fatto il Master, con qualche excursion nel mondo dei Pg. Avete mai provato Call of Cthulhu? Si basa sui racconti di Lovecraft e offre un esperienza investigativa inimitabile. Unico difetto è l'avere un master che sappia cosa sta facendo, evitando così di cadere in cliché strausati e inutili.

    Volevo fare un appunto sulla questione 3.5: in realtà i personaggi, ad alti livelli, non diventano imbattibili, visto che vige la legge che ci sarà sempre qualcuno più grosso di te. L'importante è saper giostrare bene le campagne e utilizzare antagonisti all'altezza dei Pg.

    Ok, sorry per il mega commento e complimenti per il blog: non commento molto ma leggo sempre!

    PS: ottima scelta la canzone! :D

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  2. mi fa piacere aver attirato il tuo interesse!
    io gioco più o meno da otto-nove anni, sempre a quella storica partita più varie pause per giocare ad altri sistemi.
    call of cthulhu ci interessava molto, ma per una cosa o per l'altra non abbiamo mai preso i manuali, quando andiamo a lucca comics finiamo sempre per spendere cifre immani e dobbiamo rinunciare a qualcosa!
    so che di recente ne è uscita una nuova edizione, sai se ne vale la pena o è meglio cercare i vecchi manuali?

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  3. Non ti leggevo da un mesetto (problemi vari -_- progetti vari ^_^), ed ecco che quando torno trovo subito un post fichissimo!!! E c'è pure un commento di narratore (che per la cronaca è un mio caro amico, vicino di casa e master a Call of Cthulhu O_O)...
    Chissà perché, me lo sentivo che giocavi anche tu. ;P Io ho giocato a D&D 3.5 per anni (anche come master) e non posso che dire una sola cosa: uno dei più bei giochi di ruolo di tutti i tempi!
    Uscendo dall'ambito fantasy, io ti consiglierei di provare il classico "Cyberpunk". Sistema di gioco non troppo complesso e un livello di divertimento stratosferico (ambientazione futuristica - tipo alla Blade runner - tanta azione, investigazione...); naturalmente, come in tutti i GDR, il master fa la differenza.
    Come al solito sto scrivendo troppo. Ora ti saluto ascoltandomi la bellissima Emerald sword; è sempre stata una delle mie preferite (ma la più bella e epica che hanno mai fatto è e resterà nei secoli Lamento eroico...)
    Brava come sempre. Ciauuu! ;)

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    Risposte
    1. son sempre i più insospettabili ad essere giocatori storici di D&D :)
      Cyberpunk non l'ho mai provato, magari se trovo il manuale ad un buon prezzo ci faccio un pensierino, è un po' che cerchiamo un gdr a stampo più investigativo che altro.
      il mio master, che è il mio ragazzo Federico è molto bravo, e non lo dico solo perchè sono di parte, ma davvero riesce a creare l'atmosfera in maniera magnifica. ricordo un epico scontro con un drago rosso anziano, la paura e la tensione erano palpabili quasi fossimo davvero al cospetto con una simile creatura!
      mi fa piacere che apprezzi i pezzi metal che carico, lo faccio anche per diffondere il sacro verbo del metallo! :)

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