sabato 31 agosto 2013

La Fantasia Finale di Square: Parte terza



Rieccomi con la terza ed ultima parte di questa chilometrica guida alla saga di Final Fantasy, dove parleremo di alcuni spin off e sequel della serie regolare e dove trarrò le mie ultime conclusioni su questa saga infinita.



La serie Crystal Chronicles
Questa serie spin off nasce su GameCube nel 2003 e genera svariati seguiti in esclusiva per le console Nintendo. Tutta la serie è caratterizzata dalla stessa ambientazione fiabesca, popolata da umani che convivono con altre razze peculiari del luogo.
Il gameplay della serie è caratterizzato da una forte componente action-rpg, che alterna fasi esplorative, risoluzione di semplici enigmi e combattimenti in tempo reale. La crescita del personaggio mantiene la componente ruolistica: è possibile scegliere il personaggio da utilizzare in base a razza e sesso e assegnarvi una classe che progredirà accumulando esperienza. Infine, cosa molto gradita, in ogni capitolo da me giocato c’era la possibilità di giocare in cooperativa con un amico.

Final Fantasy Crystal Chronicles: giocato su GameCube in italiano. La trama di questo primo capitolo è molto semplice: il mondo sta soccombendo ad un misterioso miasma che ricopre la terra e solo il potere di alcuni cristalli può purificarlo, ma questi stanno esaurendo il loro potere. Gli eroi dovranno viaggiare per ricaricarli cercando le gocce di Mirra nascoste nel mondo di gioco, unica sostanza in grado di ridare vita ai cristalli stessi.
Voto: 9/10
Pro: l’ambientazione è colorata e suggestiva, il gameplay action è una buona alternativa ai soliti FF
Contro: oggi apparirebbe datato, era possibile giocare con un amico soltanto utilizzando un adattatore per il Gameboy

Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of fate: giocato in inglese su Nintendo DS, sia da sola che in co-op tramite infrarossi. La storia ruota intorno a due gemelli nati sotto l’influsso di una luna rossa che li ha dotati di poteri magici che agiscono all’unisono. Yuri e Chelinka dovranno viaggiare per il mondo e scontrarsi con un misterioso nemico che vuole alterare la realtà stessa. Il giocatore utilizzerà Yuri, il maschio e dopo le fasi iniziali ambientate nell’infanzia dei due bimbi ci sarà il salto temporale che ci porterà a controllare uno Yuri cresciuto e maturo, accompagnato dai tre amici controllati dall’IA del gioco, oppure da un secondo giocatore.
Voto: 9/10
Pro: gameplay ottimo, trama affascinante
Contro: l’IA che controlla il party non è perfetta

Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of time: giocato in inglese su Nintendo DS, sia da sola che in co-op tramite infrarossi.  In questo gioco gli abitanti del nostro mondo soni stati infettati da una misteriosa malattia e la ricerca di una cura è il punto focale attorno cui ruota tutta la storia, che non è altro che un pretesto per visitare le varie location del gioco e sconfiggere i nemici. il gameplay e l’appeal generale del gioco sono sempre gli stessi, ma rispetto al predecessore i personaggi sono anonimi “eroi” e la trama è molto più blanda.
Voto: 7,5/10
Pro: il sempre ottimo gameplay, divertente sia da soli che con un amico
Contro: trama piatta e personaggi privi di carattere

La serie Tactics
Questa serie con grafica bidimensionale è nata su Playstation One con il bellissimo Final Fantasy Tactics ed è caratterizzata da un ambientazione che probabilmente è la più bella mai creata per la saga di Final Fantasy: Ivalice.
Reame fiabesco popolato da umani e strane razze ferali, Ivalice è un connubio di splendide architetture cittadine e suggestive location esterne.
Il gameplay è basato sulla strategia a turni: i combattimenti si svolgono su una scacchiera dove il giocatore dispone i personaggi e dove saranno già disposti i nemici, dopodiché ognuno attende il proprio turno per agire. Un giudice, tipica autorità di Ivalice, fa da arbitro allo scontro e se qualcuno infrange le regole del combattimento viene ammonito o espulso.
La gestione del party si basa sul famoso job system e sulla progressione tramite livelli di esperienza, mentre le varie abilità vengono apprese grazie ad equipaggiamenti e armi personalizzati per le varie classi.
La serie si compone di svariati capitoli, per lo più in lingua inglese e usciti soprattutto per console portatili ed esiste anche una riedizione del primo capitolo per PSP.
Data la complessità del gameplay, mi sono limitata a giocare l’unico Tactics localizzato in italiano, ovvero Final Fantasy Tactics Advance, uscito ovviamente per Gameboy Advance.

Final Fantasy  Tactics Advance: il gioco inizia ai giorni nostri, nella città di St.Ivalice, dove il giovane Marsh si è appena trasferito. In città fa amicizia con Ritz, ragazzina dai capelli rossi che nasconde un segreto e Mewt, che ha perduto sua madre da poco e con il padre che fatica a sbarcare il lunario. Un bel giorno i tre trovano un libro magico e il mondo intorno a loro si trasforma nel regno medievaleggiante di Ivalice, dove Marsh dovrà imparare a sopravvivere, anche a costo di combattere contro i propri amici.
Voto: 10/10
Pro: la trama ha risvolti onirici e si snoda in maniera semplice ma intrigante, il gameplay è eccelso
Contro: nessuno

I sequel della saga
Un tempo, qualcuno disse che non ci sarebbero stati sequel diretti dei capitoli principali della saga di Final Fantasy. Poi quel qualcuno cambiò idea, forse perché i fan non erano soddisfatti del finale di Final Fantasy X (io lo ero, non poteva che finire in quel modo, crudele e toccante al tempo stesso) o forse perché voleva far soldi con una bella mossa commerciale legata alla saga di jrpg più famosa del globo.
Fatto sta che ci siam beccati svariati sequel, soprattutto degli ultimi titoli usciti, ma anche del tanto amato Final Fantasy VII. Ne ho giocati alcuni e il giudizio generale non è ne positivo ne negativo. È più un “ma ce n’era veramente bisogno?”.

Final Fantasy X-2: primo sequel ufficiale di uno dei capitoli della saga di FF, giocato in italiano su PS2. Questo gioco è il seguito diretto di FF X, e riprende la trama alcuni anni dopo la fine del suo predecessore. Attenzione! La trama è uno SPOILER del finale di FF X: Yuna, accompagnata da Rikku e dalla new entry Pain viaggeranno per le terre di Spira rinate dopo la sconfitta di Sin per cercare lo scomparso Tidus.
Il gameplay è simile a quello del gioco precedente, eccettuato il fatto che le tre eroine potranno cambiare classe con un sistema che ricorda il job system, basato sull’acquisizione di sfere.
Nel complesso, un gioco mediocre di cui non si sentiva davvero il bisogno.
Voto: 6/10
Pro: carino il simil-job system, gameplay godibile
Contro: trama edulcorata per arrivare forzatamente ad un lieto fine che non ha senso di essere

Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus: uscito in italiano su PS2, si può considerare uno dei sequel di Final Fantasy VII perchè i fatti si svolgono anni dopo la fine del suddetto. Gioco totalmente action con protagonista Vincent Valentine, nato come personaggio segreto in FF VII e poi divenuto molto popolare tra i fan della saga, tanto da dedicargli un intero gioco.
La trama ha premesse piuttosto banali: Vincent deve scontrarsi con un nuovo gruppo di nemici nati dopo lo schianto della meteora, ma le cose si fanno interessanti in quanto l’intreccio si dipana intorno al passato di Vincent, da sempre misterioso e finalmente si scoprirà qualcosa in più su di lui e sul suo rapporto con la misteriosa Lucretia. Per chi non lo sapesse, Vincent ha subito esperimenti sul suo corpo che gli hanno donato una specie di immortalità e gli conferiscono la capacità di trasformarsi in vari mostri, questi elementi, uniti al suo aspetto androgino, hanno spesso generato l’equivoco tra i fan sulla possibilità che fosse un vampiro.
Durante il gioco Vincent potrà utilizzare diverse armi da fuoco personalizzabili tramite l’apposito negozio, ma potrà anche attaccare i nemici in corpo a corpo e lanciare magie, seppure la componente shooter sia preponderante.
Se visto come un semplice action, DoC non è granchè. I controlli sono macchinosi e la difficoltà è sbilanciata, inoltre il gioco è decisamente troppo corto. Il susseguirsi dell’azione lineare e priva di componente esplorativa lo fa assomigliare pesantemente ad un picchiaduro a scorrimento in stile ninja gaiden più che ad un action-rpg.
A suo favore  va detto che i risvolti della trama che dipanano il mistero sull’affascinante Vincent valgono il prezzo del biglietto, quantomeno se siete fan sfegatati del personaggio, altrimenti potete farne tranquillamente a meno.
Voto: 6,5/10
Pro: il gioco fa luce sul passato di Vincent, il sistema di modifica degli armamenti è ben fatto
Contro: troppo lineare, gameplay migliorabile, poco longevo

Final Fantasy  XII Revenant Wings: giocato su Nintendo DS in italiano, è il seguito del mediocre Final Fantasy XII e rispetto a quest’ultimo si è rivelato una piacevolissima sorpresa.
Vaan e Penelo sono finalmente diventati aviopirati e viaggiano per i celi di Ivalice in cerca di tesori, facendo concorrenza ai vecchi amici Balthier e Fran. Finchè durante un recupero la loro nave non viene distrutta e i due si trovano appiedati, ma nei celi appare una misteriosa nave fantasma e la tentazione è forte. Insieme a Philo, Kytes (orfani della città bassa come loro) e Tomaj (garzone della taverna), i due riescono a requisirla, per poi ritrovarsi trasportati a forza sul misterioso continente fluttuante di Lemures, dove ormai gli aviopirati non fanno altro che saccheggiare e fare man bassa. Qui incontreranno i rappresentanti della razza volante degli Aegyl e li aiuteranno a scacciare i predoni dal loro regno.
Questo seguito è svariate spanne sopra il suo predecessore, sia come trama che come caratterizzazione dei personaggi. Finalmente anche un protagonista insipido come Vaan acquista una caratterizzazione precisa, così come gli altri comprimari e le new entry, rendendo possibile al giocatore provare un po’ più di empatia con essi.
Ma la vera rivoluzione è nel gameplay, differente da tutto ciò che avevo visto fino a quel momento nella saga: i combattimenti sono in tempo reale ma di stampo strategico. Ogni membro del party può schierare in campo un piccolo esercito personale di Esper. Le evocazioni che nel precedente avevano un utilità molto marginale, in questo gioco sono il fulcro dell’azione: grazie ad una sostanza chiamata Auracite, ogni personaggio può selezionare da una ruota gli Esper desiderati, ordinati in base all’elemento di appartenenza. Ovviamente sarà necessario scegliere gli Esper del giusto tipo in base ai nemici di turno per infliggere il massimo danno possibile.
Ognuno può schierare due Esper ed evocane altri grazie a portali situati nei vari stage. Ma anche i membri del party potranno agire mentre fanno combattere le loro creature, e ognuno di loro avrà abilità e stile di combattimento personalizzati, al contrario di quanto accadeva nel precedente gioco. Il giocatore controllerà un personaggio alla volta e gli altri agiranno in base al già sfruttato Gambit System (i personaggi agiscono indipendentemente ma in base a condizioni stabilite dal giocatore).
Voto: 9/10
Pro: personaggi finalmente dotati di una caratterizzazione forte, gameplay originale
Contro: la trama a tratti è un po’ troppo infantile

Final Fantasy  XIII-2: uscito su PS3, è il sequel del pessimo Final Fantasy XIII. Con la speranza che con questo seguito accadesse ciò che era accaduto con il seguito di Final Fantasy XII, ho acquistato questo gioco quasi a scatola chiusa. Ma è stata una delusione.
Serah è disperata, sua sorella Lightning è scomparsa e tutti la credono morta, ma lei sa che non è così. Insieme a Noel, giunto da un altro luogo, partirà alla sua ricerca viaggiando nel tempo e nello spazio.
Il sistema di combattimento è sempre lo stesso del precedente, l’unica differenza sta nel fatto che i nemici non saranno più visibili sulla mappa ma appariranno su schermo solo quando ci si avvicina a loro. Serah e Noel dovranno viaggiare attraverso il tempo e lo spazio grazie al sistema Historia Crux, che tramite portali sbloccabili permette di visitare le varie location nelle varie epoche. L’aggiunta di compiti secondari, negozi e chocobo rende l’esperienza molto meno lineare del precedente e più interessante da giocare.
Eppure nonostante il gameplay fosse buono mi sono stancata dopo poche ore di gioco, perché l’appeal di personaggi e trama era lo stesso del precedente. Serah è una bimba frignona e Noel il solito fighetto depresso e introspettivo. Se non fosse stato per questi punti dolenti probabilmente l’avrei giocato fino alla fine e non l’avrei riportato al mio Gamestop di fiducia. Unico Final Fantasy che ho riportato al negozio. Nonostante la totale libertà d’azione, che era il punto più controverso di quel Final Fantasy XIII troppo lineare, non ho apprezzato questo gioco. Bocciato.
Voto: 4/10
Pro: il sistema Historia Crux permette una certa longevità e le location sono ampiamente rivisitabili
Contro: i personaggi sono privi di spessore e addirittura antipatici, il sistema di combattimento è sempre poco soddisfacente, la trama principale è solo un pretesto per viaggiare tra le varie epoche

Con questo si conclude il mio viaggio attraverso la saga di Final Fantasy, in attesa che esca il nuovo capitolo: Final Fantasy XV. Qui sotto metto il video sul gameplay di questo titolo, che tutto sommato non sembra malaccio, anche se si nota la fortissima componente action. Bisogna vedere come sono caratterizzati i personaggi e se la trama è degna di essere raccontata in un gioco di ruolo. Sono due cose su cui la serie ha sempre puntato, a parte gli scivoloni dei capitoli più recenti. Ai posteri l’ardua sentenza.

Alla prossima!

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